venerdì 21 novembre 2014

Tracce... Buffalo Tom - Taillight fade



Un garage, tre strumenti, corrente elettrica. Sincerità. Vita vera.
Per una canzone serve poco altro. Nessun filtro, presa diretta.
Il resto sono solo stronzate, espedienti da talent show, furbizie da industria discografica.
I Buffalo Tom sono di Boston, diventano amici all'università, formano una band e suonano rock. Questo brano è del 1992, la seconda traccia dell'album "Let me cover in". 
Non conoscevo i Buffalo Tom, sono uno di quei gruppi che in Italia non sono mai arrivati. Era l'anno di "Automatic for the people" dei R.E.M., "Angel dust" dei Faith No More, "Dirt" degli Alice in Chains, il primo disco dei Blind Melon, quello dei Rage Against The Machine con Killing in the name, "Incesticide" dei Nirvana, "Dirty" dei Sonic Youth. Insomma, gli scaffali di alternative rock erano pieni come mai prima, difficile trovare spazio per i Buffalo Tom. 
Non li avevo mai ascoltati quindi. E mi rendo conto che potrebbe sembrare una cosa poco grave, ma non è così, credetemi, perchè mi stavo perdendo un pezzo importante del mio percorso musicale.
Poi un giorno, perso tra le pieghe del web, inizio ad aprire video a caso e mi imbatto in questa canzone. Da quel giorno l'ho ascoltata così tante volte che credo di avere ormai recuperato il tempo perduto.
Quando un giorno dovrò spiegare a mia figlia cosa cerco nella musica (sono sicuro che succederà), le farò ascoltare "Taillights fade" dei Buffalo Tom.
Non è la mia preferita, non è la più bella, ma per me questa canzone è una specie di manuale della musica. Almeno di quella che piace a me. Perchè è semplice, diretta, reale. Perchè se ti impegni un po' riesci a suonarla anche tu, Perchè fa piangere e fa gridare. Perchè parla di sconfitte, di solitudine, di vita vera. Perchè non ti prende in giro e non ti promette niente. Perchè non ha una bellezza nascosta tra le righe, ma ti scarica addosso tutta l'emozione che si porta dentro. Perchè ogni volta che l'ascolto, ho voglia di ascoltarla ancora una volta.
Queste sono le canzoni che amo, quelle che dobbiamo proteggere e preservare, perchè non spariscano "come fanali posteriori che si spengono nel buio".